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NAVIGANDO L'IGNOTO - CIRO PALUMBO 7-30 GIUGNO 2024

Dal 7 al 30 giugno 2024 la nuova mostra di Ciro Palumbo

NAVIGANDO L’IGNOTO

PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI - TORINO

Viale Diego Balsamo Crivelli 11

 

Torino 7 giugno 2024 La nuova mostra Navigando l’ignoto di Ciro Palumbo, a cura di Archeion Archivio Ciro Palumbo e promossa da TAIT Gallery, inaugura venerdì 7 giugno alla Promotrice delle Belle Arti (Viale Diego Balsamo Crivelli 11) ed è visitabile fino a domenica 30 giugno. 

Navigando l’ignoto arriva dopo l’uscita del catalogo ragionato presentato nel mese di maggio presso il Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana che testimonia l’apice della poetica del pittore. Il catalogo è a cura di ARCHEION ARCHIVIO CIRO PALUMBO con i testi di Anna Caterina Bellati e Roberto Capitanio, edito da Archeion Edizioni, finito di stampare ad aprile 2024.

Sono centotrenta le opere in mostra che raccontano divise per sezioni gli anni di pittura e di trasformazione di Palumbo. Per l’occasione l’artista ha deciso di tornare a Torino, città dove vive, dopo anni trascorsi ad esporre su territorio nazionale ed internazionale. L’esposizione è un vero e proprio percorso per cicli pittorici. Le opere non sono divise cronologicamente, ma disposte in modo tale da suscitare nel visitatore emozioni e suggestioni. Tra un’aera e l’altra, piccoli salottini per riflettere e avere modo di sfogliare il catalogo curato da Alessandra Redaelli che ha affrontato l’intero “Viaggio del Poeta Visionario”.

Una mostra che è al tempo stesso momento di riflessione e nuovo inizio. Un progetto epico nato dal bisogno di guardarsi in prospettiva e di fare il punto della situazione. Il suo mondo onirico, metafisico, surrealista; le sue esplorazioni nei meandri della mente e dell’inconscio trovano qui la sintesi di un cammino lungo, variegato, istintivo, fatto con il cuore, la pancia e il cervello in eguale misura, lasciandosi trasportare dalle emozioni e poi, subito, tirando le briglie al cavallo, riportandolo al passo, e poi di nuovo a un galoppo leggero e, ancora, fornendolo di ali perché possa volare. Coerente e selvaggio, il percorso di Ciro Palumbo fino a qui, ma mai circolare: ben diretto a una meta.

La sua pittura figurativa scava nel profondo dell’anima e dell’inconscio umano. All’inizio è la tavola uno degli elementi rappresentati che, spogliata del suo vigore evangelico diventa simbolo della monumentalità della Cultura racchiusa nei libri. Questi ultimi accompagnano il lavoro di Palumbo in tutti i cicli della sua storia d’uomo e di pittore. 

Arrivano poi le prospettive urbane intrise di mistero e rigore. Le sue piazze in fuga, le case collocate a imbuto di fronte a un mare senza nomenclatura, le finestre allineate sotto cieli traversati da nuvole, gli usci, se aperti o chiusi non è dato sapere. Non si tratta di luoghi geografici concreti e riconoscibili, non di reminiscenze devote. Sono fondali sui quali mappare le tante storie, i mille episodi racchiusi nel portfolio di questo artista irriverente che senza chiedere alcun permesso mescola alto e basso ribaltando le leggi della fisica, mettendo insieme i temi cardine della pittura, Natura Morta, Paesaggio e Figura in ordine sparso e senza darne conto all’osservatore, e argomentando inoltre vicende che non conoscono confini storici o temporali. Una prospettiva, la sua, nutrita di disciplinata geometria, eppure rivolta a un altrove di cui non si ha esperienza. 

Nell’ultimo periodo protagonisti della sua pittura sono il sogno e il mito. Amante da sempre dei racconti epici, tra verità nota e quelle narrata, l’artista predilige dunque il sogno idealizzato. In esso colloca i colori più amati, le barche, i libri di cui si sono consumate le pagine, la ricerca della perfezione che nei giorni qualunque non è mai presente. E la luce. La luce abbacinante del Mediterraneo, il palcoscenico ideale. 

I personaggi collocati nei diversi cicli pittorici, riconducenti al mito, mantengono intatta la loro natura con la stringatezza di un sigillo. Ulisse è il mare, la libertà, la terra perduta. Prometeo incarna la ribellione all’autorità, ma anche alle imposizioni, archetipo della falsificazione di leggi e comportamenti autorizzati, quindi obbligatori. Ermes, messaggero degli dèi, ha addossate numerose pratiche: commerci, confini tra le diverse regioni della Terra, ladri e cura del corpo. 

Le aree espositive sono dunque suddivise su queste tematiche. Dalla metafisica al surrealismo classico, dal mito al viaggio, dal sogno all’infinito, dalle isole ai Mulini di Dio, dagli animali alle mille lune. Tanti anche i personaggi protagonisti come Dante, Ulisse, Don Chisciotte. E i libri, sua grande passione e le barche, immancabili nei suoi quadri. Barche che puntano verso il cielo verso un viaggio ignoto e onirico.

Un progetto speciale pensato per la mostra è a cura della Fondazione ITS Academy Mobilità Sostenibile Aerospazio Meccatronica del Piemonte, eccellenza a livello nazionale nell’ambito della formazione terziaria. Nell’ambito del Progetto ITS4.0, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia, gli studenti e le studentesse del I anno del corso ‘Sistemi Integrati e Testing per lo “Spazio” hanno sviluppato il progetto AI motional Art – il Viaggio di Spacey.

Spacey, rappresentata da un ologramma “lunare”, interagirà con i visitatori della mostra chiedendo loro di rispondere ad alcune domande situazionali legate a sensazioni provate durante una esperienza immersiva provata poco prima di incontrare Spacey.

Scopo del progetto, realizzato anche con il contributo di astronauti e tecnici dell’aerospazio, è comprendere il potenziale di Spacey come supporto anche emotivo (oltre che tecnico) ad astronauti coinvolti in missioni di lunga durata nello spazio profondo.

 

Inoltre mercoledì 19 giugno alle ore 18:00 si terrà presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino una Lectio Magistralis sul percorso artistico dell’artista a cura della Dott.ssa Anna Caterina Bellati a partire dal saggio scritto per il Catalogo Ragionato.

 

Navigando l’ignoto è una mostra a cura di Archeion Archivio Ciro Palumbo, progettata da Matteo Scavetta con i testi critici di Alessandra Redaelli, è realizzata anche grazie al supporto di TAIT GROUP, Fondazione ITS Academy per la Mobilità Sostenibile Aerospazio/Meccatronica Piemonte, SpaceVerse, Extralever, Falpa Cornici, Techne Art Service, Agata Home Design, Nicoletti Home, Arazzeria Scassa e Couvage. 

 

Biografia

Nasce a Zurigo nel 1965. Il suo percorso artistico prende l’avvio dalla poetica della scuola Metafisica di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, per reinventarne tuttavia i fondamenti secondo un’interpretazione personale del tutto originale. Nella sua ricerca procede attraverso momenti di contemplazione e silenzi metafisici, a cui si contrappongono espressività notturne e intimamente travagliate, dove si respira netto il distacco dall’immobilità silente che abita le tele del Pictor Optimus. Le sue opere si presentano dunque come palcoscenici in cui gli oggetti presenti sono portatori di simbologie oniriche. Ciro Palumbo non è solo un pittore, ma di fatto un poeta che riflette, agisce e compone per coniugare metafore sull’inafferrabilità del tempo e l’incommensurabilità dello spazio, mostrando quindi la sua capacità di approfondire l’osservazione non tanto della natura, quanto delle impressioni immaginifiche che provengono dalla memoria. Curioso ricercatore e studioso, lavora da qualche anno anche sul tema del Mito, interpretando la mitologia classica in chiave squisitamente moderna, e dandone una lettura profondamente colta e suggestiva. L’artista riesce dunque a sublimare e contestualizzare i miti antichi in spazi al di fuori del tempo, dimostrando la loro contemporaneità. La sua formazione di grafico pubblicitario lo porta ad esercitare per anni la professione di Art Director in Agenzie pubblicitarie di Torino. È durante questo percorso che scopre e amplia le sue capacità visive e compositive. Successivamente, l’esperienza in una moderna bottega d’arte e la conoscenza di alcuni maestri contemporanei, lo conducono ad approfondire la tecnica della pittura a olio con velatura. Negli ultimi anni l’artista si dedica con successo anche alla scultura donando tridimensionalità, attraverso la terracotta, ai topos della sua poetica. Palumbo inizia la sua attività espositiva nel 1994, e ha al proprio attivo un centinaio di mostre personali in tutta Italia. Nel 2011 ha partecipato alla 54a Biennale di Venezia, padiglione Piemonte. Nel 2022 ha partecipato con Identity Collective all’evento An unknown that does not terrify / L’ignoto che non fa paura, durante la 59a Biennale di Venezia, presso il Padiglione Nazionale Grenada. Tra le esposizioni internazionali sono da segnalare la presenza all’Artexpo di New York, al Context Art Miami, le mostre personali a Providence (USA) e in Svizzera, a Bellinzona. Alcune opere di Palumbo sono presenti all’interno della collezione della Fondazione Credito Bergamasco, alla Civica Galleria d’Arte Moderna G. Sciortino di Monreale (PA), al Museo MACIST di Biella, al Palazzo della Cultura e al MACS di Catania. Hanno scritto della sua produzione artistica Alberto Agazzani, Anna Caterina Bellati, Stefania Bison, Francesca Bogliolo, Luca Cantore D’Amore, Roberto Capitanio, Angelo Crespi, Alberto D’Atanasio, Alessandra Frosini, Flaminio Gualdoni, Paolo Levi, Angelo Mistrangelo, Lucia Morelli, Luca Nannipieri, Aldo Nove, Tommaso Paloscia, Marcello Panascìa, Ivan Quaroni, Alessandra Redaelli, Massimiliano Sabbion, Vittorio Sgarbi, Antonella Uliana, Giulio Volpe. Sue opere sono pubblicate su importanti annuari e riviste di settore, inoltre alcuni dipinti si trovano all’interno di collezioni istituzionali e private in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a Torino.

 

INFO MOSTRA

Ciro Palumbo

Navigando l’ignoto

Promotrice delle Belle Arti Torino

7-30 giugno 2024 – Da lunedì a domenica 10-13  15-18

A cura di Archeion - Archivio Ciro Palumbo

Promossa da TAIT Gallery

Testi critici

Alessandra Redaelli

Progettazione mostra

Matteo Scavetta

Progetto grafico e comunicazione

Markab Inside

Allestimento

Techne Art Service

Supporto alla progettazione mostra

Extralever

Supporto alla realizzazione dell’allestimento

Falpa cornici

Zip Progetti di comunicazione

Gemy di Sette Fabio

Agata Home Design

Nicoletti Home

Arazzeria Scassa

AI Motional Art - Progetto ITS 4.0, 2024

Fondazione ITS Academy per la Mobilità Sostenibile Aerospazio/Meccatronica Piemonte

Spaceverse

Orari mostra

Lun/Dom ore 10:00-13:00 e ore 15:00-18:00

Info mostra

www.archeion-archiviociropalumbo.com | archeion-archiviociropalumbo@gmail.com

 

CATALOGO MOSTRA

Archeion edizioni

Testo in catalogo

Alessandra Redaelli

Traduzioni

The world - Torino

Progetto grafico

Markab Inside

Impaginazione

Laura Giai Baudissard

Crediti fotografici

Laura Giai Baudissard (p.2-3, pp.18-19, pp.38-39, p.64, p.70, p.92)

Gabriele Lupo (p.60)

Ciro Palumbo (pp.54-55)

Matteo Scavetta (p.5, p.6, pp.8-9, pp.10-11, 86-87, p.88)

Riproduzione opere

Valter Fiorio

Stampa

Ideale di Depicolzuane - Limena (PD)

Finito di stampare nel mese di giugno 2024

 

Ufficio stampa

Margherita Dionisio

Cell. 339 6114425 - megdionisio76@gmail.com

 

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